Lorenzo Sommariva – una promessa diventata certezza

Lorenzo Sommariva – una promessa diventata certezza

di Giacomo Bini. Ph: Foto Olympia.

dicembre 2022

Sei anni fa, quando sulla nostra rivista parlammo per la prima volta di Lorenzo Sommariva, era una promessa del motociclismo, oggi che ha 22 anni si può affermare con certezza che la promessa è stata mantenuta e che il giovane motociclista ha già nel carnet risultati di prestigio ed è oltretutto in grande crescita e proiettato quindi verso notevoli soddisfazioni sportive. Nell’ultimo campionato nazionale disputato, il Trofeo Aprilia RS 660 Cup Lorenzo Sommariva si è classificato al terzo posto riuscendo a piazzarsi sempre tra i primissimi in tutte le dieci gare disputate. Sommariva appartiene alla Granducato Corse ed ha gareggiato nell’Aprilia con il team BK Corse.  

Lorenzo come giudichi i tuoi ultimi risultati?

è stata una bella stagione, sono andato molto vicino alla vittoria in tutte le gare e alla fine sono riuscito a raggiungere il terzo posto nel campionato. Sono molto contento, ho migliorato rispetto al quarto posto dell’anno scorso. Certo ci sarebbe piaciuto vincere almeno una gara, ma ci sono sempre mancati due o tre decimi in volata.

Quale gara ti ha dato più soddisfazione?

La gara due di Misano del 30 luglio dove ho lottato fino alla fine per la vittoria; eravamo io e un altro ragazzo a competere, ho tentato il sorpasso all’ultima curva per arrivare primo, poi  lui mi ha nuovamente superato nel rettilineo, ma ho davvero dato il meglio.

Quali sono le tue caratteristiche come pilota? 

Il pregio che tutti mi dicono e di cui mi rendo conto anch’io è la costanza e la pulizia di guida; sono regolare, non commetto errori, una volta che assimilo una determinata curva non la sbaglio più, riesco sempre a farla pulita. Questo è il mio punto di forza, ma da un altro punto di vista potrebbe essere anche il mio punto debole perché in certe situazioni c’è bisogno di guidare un po’ oltre i canoni, oltre il limite. Su quest’aspetto ho lavorato tanto quest’anno, ho migliorato rispetto all’anno scorso e si è visto, ma ancora qualcosa devo fare e credo che sia questo che forse mi è mancato per vincere una gara.  

Qual è la sensazione più bella che provi in gara?

Quando vai in pista e i tempi non vengono sei nervoso, ma quando vedi che vai forte e te la giochi per vincere allora è proprio la cosa più bella. E quando si vedono i risultati aumenta la passione e la voglia di continuare.

Quali sono i tuoi programmi futuri?

Nel campo delle moto è sempre difficile dirlo, i programmi sono legati agli sponsor e alle risorse economiche. Un’idea ci sarebbe, magari ambiziosa. Siccome nel  2024 metteranno questa categoria, la 660,  nel mondiale,  vorremo puntare a fare quello e quindi dedicare il 2023 all’allenamento, a conoscere un po’ le piste per poi partecipare al mondiale con questa moto.  

Quando corri i tuoi familiari stanno in pensiero? 

Il babbo e il fratello sono appassionati tantissimo di moto, sono sempre al mio fianco e la vivono molto bene, la mamma un po’ di apprensione ce l’ha. Ma voglio approfittare di questa intervista proprio per ringraziare la mia famiglia, che mi sostiene moltissimo. Mio padre Antonio, che mi appoggia in tutto, anche dal punto di vista economico, mio fratello Filippo, che sa sempre dirmi la parola giusta al momento giusto e mia madre Katiuscia che mi segue sempre col suo cuore di mamma. 

Cosa fai nella vita oltre ad andare in modo?

Lavoro alla piscina H2 Sport a Pontelungo a Pistoia come istruttore e allenatore di nuoto; ho due squadre i bambini da 7 agli 8 anni e di 11 anni. è un lavoro che mi consente di poterlo conciliare con la mia passione per la moto.

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