Nadia Lalam – una sarta di Casablanca a Montale

Nadia Lalam – una sarta di Casablanca a Montale

di Giacomo Bini

marzo 2022

Nel centro di Montale, in via Fratelli Masini, per tradizione la strada dei negozi vicina alla piazza, c’è l’insegna “Orlo & Cucito”, la sartoria di Nadia Lalam, una donna di 41 anni, originaria di Casablanca in Marocco, che è venuta in Italia da immigrata e dal niente ha saputo crearsi un’attività autonoma, contando solo sulla sua tenacia e la sua bravura. Nadia lavora alla macchina da cucire con il sorriso sulle labbra, giustamente orgogliosa del suo nuovo negozio, dove si è da poco trasferita perché l’attività va bene, la gente apprezza il suo lavoro e lei ne è felice più ancora che del ritorno economico.

«Quando faccio una cosa» dice Nadia «la mia soddisfazione è farla bene, più ancora del guadagno, tanto che a volte scucio tutto e rifaccio il lavoro da capo per farlo al meglio possibile». Orli, piccole o grandi riparazioni, anche ricami, tendaggi e rivestimenti in stoffa. Nadia ha le mani d’oro perché ha imparato il mestiere da giovane in Marocco, dove aveva concluso tre anni di scuola superiore e già lavorava a buoni livelli come sarta in un paio di ditte di confezioni dove cuciva anche giacche da uomo e cappotti. «Avevo 26 anni» racconta «e guadagnavo anche piuttosto bene, più dello stipendio di un insegnante, ma il mio sogno è sempre stato quello di venire in Italia».

Così è iniziato il viaggio di Nadia, che è partita da sola, prima in Libia, poi in una barca attraverso il mare fino alle coste italiane. In Italia tante tappe alla ricerca di una sistemazione: Torino, Milano e altri centri in tutta la penisola, fino alla Toscana, prima a Figline e poi alla fine a Montale. Nadia si è guadagnata da vivere lavorando, facendo tanti mestieri tranne il suo per il quale non è riuscita a trovare un impiego. Poi a Montale, dove svolgeva lavori domestici presso una famiglia del paese, è arrivata l’occasione tanto sperata. «Devo ringraziare la famiglia di Simone Perretta e Lisa Taiti» dice Nadia «loro hanno visto che sapevo cucire e mi hanno spinto ad aprire un’attività. Simone mi ha aiutato tanto ad iniziare, ho trovato un locale in affitto in centro ed ho cominciato con una macchina da cucire vecchia e un ferro da stiro usato. Era il 2019 e visto che il lavoro andava bene nel dicembre del 2021 mi sono trasferita in un negozio più grande che ho sistemato e arredato tutto da sola e dove ho gli strumenti di lavoro giusti».

Nadia è sposata ed ha tre figli piccoli: Wisal, una ragazzina di 14 anni, Adam di 8 anni e Jad, il più piccolo, di 2 anni. I sacrifici compiuti e la voglia di costruirsi la propria vita, la rendono forte nel carattere e nei principi. E’ contenta dei risultati ottenuti ma ha ancora un sogno nel cassetto: frequentare una scuola di moda, per perfezionarsi ancora di più nel proprio lavoro. «E’ importante avere un mestiere nelle mani» dice «ma ancora più importante è non stare fermi, imparare sempre di più e migliorarsi». E intanto bussano alla porta, arriva un altro lavoro: piccolo o grande che sia, è sicuro che sarà ben fatto.

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