“Biagini Marino” – 3 generazioni di artigiani per la casa

“Biagini Marino” – 3 generazioni di artigiani per la casa

di David Colzi

dicembre 2016

Il comparto mobiliero quarratino non gode certo di ottima salute, meno che mai quello artigiano, quindi fa molto piacere entrare in un’azienda che è arrivata alla terza generazione di esperti del “su misura” nel campo della produzione di arredi da bagno e non solo. Parliamo della ditta “Biagini Marino”, con sede in viale Europa (dove si trova lo showroom e il laboratorio), fondata appunto dal signor Marino, venuto purtroppo a mancare 3 anni fa.

La formazione del signor Biagini iniziò con il nonno che produceva fusti, in seguito lavorò alla Turnic, nel comparto degli infissi anodizzati, passando poi al mobilificio Baldassini, dove si occupava di vendita e montaggio mobili. Si mise in proprio nel 1968, quando il boom economico era una promettente realtà e quando venire da Quarrata era un bel biglietto da visita per chi produceva arredi. Ad aiutarlo in questa nuova avventura imprenditoriale c’era il figlio Fabrizio che all’epoca era appena un ragazzo.

Proficuo nei primi anni di attività, fu il sodalizio con la famosa ditta Maltinti di Pistoia, che tutt’oggi si occupa di cucine. Marino e figlio producevano per loro le cosiddette “antine” in legno, ovvero gli sportelli delle cucine. Partendo da quel tipo di lavoro, Fabrizio ricorda ancora la prima cucina in legno massello Maltinti portata in mostra a Milano all’Eurocucina, che riscosse un notevole successo, facendo buona pubblicità anche agli artigiani quarratini. In quegli anni il lavoro aumentava sempre, quindi necessariamente doveva aumentare lo spazio, e così, dalla località Ronchi da dove era partita, la piccola attività traslocò prima in via Trento e poi nella sede attuale in viale Europa, proprio per lavorare al meglio. D’altronde quelli erano gli anni ’70 e allora si poteva davvero osare. Con l’avvento degli ’80, Fabrizio con il coraggio tipico dei giovani, propose al babbo di affiancare alla collaborazione con le ditte a cui fornivano ante, la produzione in proprio di mobili per il bagno, dato che richiedeva un impegno tecnico minore rispetto alle cucine. Fu un’intuizione giusta e pian piano cominciarono ad arrivare clienti direttamente da loro e nel giro di qualche anno quella divenne la loro vocazione imprenditoriale.

Purtroppo, nel 1991, Marino dovette cessare la sua attività lavorativa per problemi di salute e al comando rimase Fabrizio che a soli 36 anni dovette accollarsi oneri e onori di una azienda con operai, anche se al suo fianco c’era la moglie Stefania, rimasta negli anni un aiuto prezioso. Che tipo di artigiano è stato suo padre? «Era un artigiano nel senso puro del termine,» dice Fabrizio «con spolverino, matita e martello. Sapeva interpretare benissimo i disegni tecnici degli architetti che spesso gli chiedevano consigli per progettare spazi e arredi. Per me è stato un maestro che insegnava facendo vedere come si faceva». E lei cosa ha imparato? «Che un mobile se non è perfetto anche nelle piccole rifiniture, non può andare in casa dal cliente. Magari si impiega un’ora in più, ma alla fine tutto deve tornare a regola d’arte». La ditta, dicevamo all’inizio, è alla terza generazione, perché da 16 anni è arrivato il figlio primogenito di Fabrizio, Samuele. «Sono contento di avere qui Samuele, come a suo tempo fu contento il babbo ad avere me,» dice con orgoglio Fabrizio «così manteniamo viva la tradizione del fare artigianale».

Samuele, come fece il babbo prima di lui, ha portato delle novità in ditta, sempre con l’intento di ampliare l’offerta alla clientela. Infatti la “Biagini Marino” è tornata ad occuparsi dell’arredamento a tutto tondo, proponendo cucine, armadi e tutto ciò che può servire in un arredamento. Non a caso all’entrata della loro mostra, c’è un cartello che recita: quello che non c’è si fa. Ma qui il testimone non se lo passano solo i componenti della famiglia Biagini, ma anche i clienti, che di generazione in generazione, tornano a servirsi nella ditta artigiana di Quarrata.

Con queste certezze, che oggi giorno non sono poca cosa, Fabrizio sta pensando di fare un passo indietro e lasciare tutta l’attività in gestione a Samuele, per poter fare il nonno a tempo pieno, che è comunque un lavoro anche quello! 

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