Farmacia Chilleri – a Quarrata dal 1969

Farmacia Chilleri – a Quarrata dal 1969

di Marco Bagnoli. Ph: Foto Olympia

dicembre 2025

La farmacia Chilleri in via Montalbano è una delle storiche attività della città di Quarrata, al punto di poterla definire quasi un’istituzione. Per avere informazioni di prima mano abbiamo chiesto direttamente alla dottoressa Marina Chilleri e a suo babbo, il dottor Filiberto Chilleri. Il dottore è andato da poco in pensione, come sapranno bene i nostri attenti lettori, mentre la dottoressa è in procinto di concludere il suo lungo percorso universitario in Scienze infermieristiche.

La prima sede della farmacia Chilleri è stata alla Catena, e il più vecchio documento che ne attesti l’esistenza è del 1849, l’inventario appunto che il dottor Filiberto sfoglia con attenzione. La nonna di Marina, Rosanna Pestelli, si era laureata in Farmacia nel 1954, fatto di per sé già di una certa importanza per l’epoca, e proprio sulla fine di quell’anno acquistò la farmacia della Catena, la farmacia Calzolari. Quindi in quell’anno inizia l’avventura della farmacia Chilleri, senonché, in obbedienza alle leggi dell’epoca, portava ancora la precedente denominazione, fino al 1964: le farmacie non erano infatti ufficialmente vendibili, cambiò la legge proprio in quegli anni, e il nome venne finalmente modificato. Quindi il passaggio di proprietà all’inizio fu solamente ufficioso, e infatti Rosanna iniziò a lavorarci nel 1954. Nel 1969 fu deciso di traferire la farmacia dalla Catena qui a Quarrata, e precisamente dove il Michelacci aveva la mostra, a cinquanta metri dall’attuale ubicazione. La famiglia acquistò il terreno, un tempo sede della fabbrica di mattoni, conosciuta come Violina, con davanti i macelli, alla fine degli anni Sessanta, perché lo spazio della mostra del Michelacci era troppo limitato. Inoltre, la legge nel 1969 cambiò, e fu quindi consentito alle farmacie di spostarsi e cambiare locazione, ma sempre nelle vicinanze, nello stesso Comune.

L’immobile attuale venne costruito nel 1974; l’anno dopo venne aperta, e oggi sono cinquant’anni: il logo della farmacia riporta il 1969 come l’inizio della sua vita quarratina, anche se esisteva già da prima. A Catena rimase un “armadio farmaceutico”, tenuto dai nonni di Marina, per tre anni, e cioè un dispensario; la farmacia di Catena quindi non chiuse, ma venne fatto un bando, vinto dal Bubi Pecori, che la riaprì ed è quella tuttora aperta. Rosanna divenne così anche una figura imprenditoriale di tutto rispetto, in grado di canalizzare le risorse messe a disposizione dai consuoceri, i due nonni del dottor Filiberto, Mino Pestelli e Filiberto Chilleri. Il matrimonio tra la pistoiese Rosanna e il fiorentino Piero fu quindi contestuale al progetto della farmacia. La dottoressa Rosanna diventò una presenza familiare ai clienti della farmacia, e venne anche assistita dalla nipotina Marina, mentre Filiberto fece il medico fino a pochi mesi fa. Nessun altro della famiglia ha lavorato dietro il bancone, solo Rosanna e i suoi dipendenti.

Solo la figlia maggiore di Filiberto, Marina, ha “deciso” di fare la farmacista. Anche se in realtà si tratta di una scelta sicuramente sentita, ma molto poco consapevole. Qualcosa che ha molto a che fare col modo in cui si è cresciuti, dall’ambiente che si è respirato: la casa della nonna, una nonna che aveva molto a cuore il fatto di esserci sempre per stare a contatto coi clienti, coi dipendenti, alcuni dei quali presenti da una vita. E quindi la farmacia è comunque sempre stata a gestione familiare. Marina passava molto tempo nei locali della Chilleri, giocava nel reparto bambini, o aiutava la nonna a staccare le fustelle, metteva le medicine nei sacchetti… E quando poi la nonna si è ritirata, ecco che c’era bisogno di dare una continuità, era giusto così. Marina all’epoca studiava all’Università, e decise di entrare a lavorare nella farmacia, con l’impegno di prepararsi al meglio, dovendo sottostare agli orari faticosi della farmacia, che rappresenta un livello assistenziale minimo. Persino nel momento in cui la nonna è venuta a mancare, era stato suo preciso desiderio quello di non chiudere, per non lasciare scoperto il servizio, così come lei aveva fatto quando era morto il suo babbo. Nel 2023 c’è stata l’alluvione, ma la farmacia non ha chiuso.

Ci vuole volontà, dice Marina, preparazione continua, e capacità di problem solving, proprio in questo momento che la Sanità attraversa una fase difficile. Perché quando il medico non è reperibile, c’è il farmacista, sempre pronto ad aiutare. Ad ascoltare. Marina torna dietro al bancone, nella famiglia allargata della farmacia Chilleri: le persone vedono in lei il sorriso, il sorriso di un’amica. Per la Laurea si da il massimo, per il mestiere tutto il resto.

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