il nostro ricordo del dottor Athos Capecchi

il nostro ricordo del dottor Athos Capecchi

di Daniela Gori

settembre 2025

E’ stato un lutto fortemente sentito dalla comunità quarratina:  il 18 agosto scorso, all’età di 96 anni, ci ha lasciati il dottor Athos Capecchi. Era stato un medico molto amato dai suoi pazienti e stimato sia in ambito professionale che dal punto di vista umano. Aveva infatti prestato servizio con dedizione nell’ambulatorio come medico di famiglia dove aveva curato generazioni di quarratini, e nel corso della sua lunga vita aveva dato un notevole contributo alla crescita e allo sviluppo sociale e culturale della città. Colonna dell’allora ospedale Caselli, per sua volontà nacque la sezione locale dell’Avis che ebbe la prima sede nell’ex ospedale.

Cugino del pittore Alfredo Fabbri e amico di alcuni rappresentanti del mondo artistico pistoiese e toscano, fu tra i fondatori del premio Lunetta d’argento riuscendo a portare a Quarrata anche un giovane Riccardo Muti, già direttore d’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Athos Capecchi era nato a Barba il 24 giugno 1929, dove i genitori gestivano la bottega di alimentari. La sua spiccata predisposizione per lo studio lo aveva portato a intraprendere il percorso universitario di medicina e chirurgia Firenze, dove si laureò nel 1956 a ventisette anni. Iniziò la carriera di medico lavorando al pronto soccorso dell’ospedale del Ceppo di Pistoia, finché, nel 1959, prese servizio all’ospedale Caselli. Nel presidio sanitario di via Larga vide le potenzialità come struttura «molto all’avanguardia per l’epoca: una sala operatoria bella e funzionale come quella del Caselli era al pari e forse migliore di quella dell’Ospedale del Ceppo» sono le sue parole, raccolte da Massimo Cappelli e pubblicate in una bella intervista nel 2018 qui su Noidiqua «e vedendo tutto questo ben di Dio inutilizzato, mi proposi di tirare su un’equipe medica. Di lì a poco, il Caselli diventò, oltre che una casa di riposo, una vera e propria struttura ospedaliera che funzionava a meraviglia».

Grazie alla sua intraprendenza e alle doti di mediazione, Capecchi riuscì a far arrivare nell’ospedale cittadino anche alcuni medici specialisti, il reparto radiologico e il laboratorio di analisi, che diresse personalmente dopo essersi specializzato a Ferrara in diagnostica di laboratorio. Questo percorso lo spinse a volere a Quarrata la sezione donatori del sangue di Avis nel Caselli, con la collaborazione delle sorelle Pecorini. «L’ho conosciuto e apprezzato dall’inizio della mia avventura in Avis» ha detto l’attuale presidente Paolo Fabbri «uomo di profonda cultura e umanità, impersonava appieno la figura del volontario. Come ha affermato un nostro donatore, “Ci ha lasciato un dottore con la D maiuscola, un dottore di altri tempi quando le visite erano più personali e meno frenetiche“».

Cordoglio anche da parte del sindaco Gabriele Romiti: «Una persona gentile, affabile, cortese e generosa. Tutte doti che gli hanno permesso di lasciare una traccia indelebile nella nostra città» aveva scritto il primo cittadino in un messaggio di condoglianze.

Athos Capecchi ha lasciato la moglie Elia Maria (figlia di un altro storico medico condotto di Quarrata, Amerigo Baldi), che lo ha assistito premurosamente fino all’ultimo istante, le due figlie Gianna e Saveria, e i quattro amatissimi nipoti, ai quali ha lasciato tanti insegnamenti e ricordi indelebili vissuti alla luce della sua grande presenza.

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