Tacinaia – una delle eccellenze di Quarrata

Tacinaia – una delle eccellenze di Quarrata

di David Colzi. Ph: Foto Olympia

marzo 2023

La “Società Agricola Venatoria Tacinaia” è un’altra eccellenza del nostro territorio che grazie alla sua produzione di Vin Santo (ma non solo), porta il nome di Quarrata in giro per il mondo.

A dirigerla oggi c’è Lorenzo Lunardi assieme a suo fratello Giovanni, ovvero la sesta stagione di viticoltori. Tutto è iniziato nel 1800, con l’antenato Raffaello Lunardi, per poi proseguire col figlio Giuseppe, che a sua volta passò l’attività al figlio Alcide Giambattista e poi questo lasciò la fattoria in eredità al primogenito Nicodemo, detto “Nicode”. Ed è con l’entrata in scena del figlio di quest’ultimo, Raffaello, che nacque la “Società Agricola Venatoria Tacinaia” come la conosciamo oggi. Erano agli anni ’80 del secolo scorso e con lui c’era la moglie Lucia Bonacchi. Inizialmente i coniugi affiancarono alla produzione del Vin Santo, anche l’allevamento di cacciagione, come pernici e fagiani; per questo nella ragione sociale compare la dicitura “Venatoria”. Fino agli anni ’90 “Tacinaia” allevava persino piccioni per uso alimentare e mucche per la produzione di formaggi; insomma l’azienda manteneva una dimensione rurale. L’intuizione vincente di Raffaello fu di implementare in maniera esponenziale la produzione di Vin Santo, acquistando botti precedentemente usate per il Marsala che conferivano al prodotto finale una marcia in più. Da allora l’azienda non ha mai smesso di crescere e grazie al lavoro svolto dalle ultime due generazioni di Lunardi, questa si posiziona oggi fra le realtà più interessanti del settore, a livello nazionale. 

Oggi vengono coltivati direttamente 30 ettari di vigneti, di cui 15 nel comune di Carmignano (principalmente Trebbiano e Malvasia), e altri 15 nella zona collinare di Valenzatico (Sangiovese, Merlot e Trebbiano). Partendo da qui non è difficile pensare che il periodo della raccolta richieda trenta persone per quaranta giorni di lavoro. Poi, per far appassire le uve in maniera del tutto naturale, “Tacinaia” possiede tre luoghi di stoccaggio, detti Fruttai; ciascuno è grande 320 metri quadri, e contiene circa 15.000 cassette, dove l’uva rimane ad appassire dai due ai quattro mesi senza l’uso di aria condizionata o deumidificatori. Una volta raggiunto il giusto grado zuccherino, le ciocche vengono pressate in loco e il mosto finisce nei caratelli, dove invecchia almeno tre anni. Di queste piccole botti, l’azienda ne possiede ben 1.350, disposte in fila in quattro locali, denominati Vinsantaie. Il risultato finale è sorprendente: 900 ettolitri di vini passiti ogni anno.

Tutta questa attenzione e cura in ogni singolo aspetto della produzione, dalla scelta dei terreni fino ai tempi di maturazione, consente ai Lunardi di apporre sulle loro bottiglie di Vin Santo il marchio “Chianti DOC”, in quanto rispettano interamente il disciplinare. Di questa serie, ricordiamo, Corbellicce e Nicodemo, i cui nomi omaggiano la nostra terra e il nonno Lunardi. Sempre grazie alla passione e alla cura dei vigneti, “Tacinaia” produce un vino pregiatissimo, ovvero il “Vin Santo del Chianti Occhio di Pernice Doc”, ottenuto da uve rosse Sangiovese, anziché dalle classiche bianche. Questo è considerato “la Ferrari” dei Vin Santi. Di questa serie segnaliamo Giuggiolo e Cherubino. «Siamo un po’ una mosca bianca nel settore», precisa Lorenzo Lunardi «perché siamo fra i pochi a garantire grandi quantità, pur occupandoci direttamente noi di tutta la filiera, garantendo così la qualità in ogni singolo passaggio». Non è un caso quindi che “Tacinaia” sia la prima azienda produttrice di Vin Santo Doc e Occhio di Pernice d’Italia, garantendo da sola circa il 30% del totale. Questa scelta aziendale coraggiosa, permette ai Lunardi di servire la G.D.O. (Grande Distribuzione Organizzata), come Esselunga, Lidl, Carefour, Unicoop Firenze ed Eurospin. E proprio tramite la GDO che le bottiglie Made in Quarrata arrivano in tutta Italia e in Europa, ricevendo ovunque apprezzamenti e richieste. 

Ma una realtà così dinamica non può certo fermarsi: ecco quindi altri due prodotti ideati da loro. Il primo si chiama Perniciotto e si tratta di un vino a base di Merlot e Prugnolo Gentile, rifermentato per otto giorni nelle vinacce usate per il Vin Santo“Occhio di Pernice Doc”. Il risultato è talmente buono che nel 2018 in Cina, alla fiera internazionale di Qwine, è stato premiato come uno dei migliori 100 vini al mondo. Poi, per offrire un vino da uve appassite, adatto anche come aperitivo, magari fresco d’estate, la società “Tacinaia” ha creato un passito meno alcolico e zuccherino, il Donna Paola, che tende ad avvicinarsi a certi Sauternes francesi. 

Questi ultimi due, possono essere proposti anche al mondo della ristorazione? «Sì, infatti fra i nostri progetti futuri c’è quello di creare una linea specifica per il settore HoReCa, cioè Hotel, Restaurant, Café» prosegue Lorenzo. Oltre al vino, la “Società Agricola Venatoria Tacinaia” possiede 3.500 ulivi che producono ottanta quintali d’olio, venduto al dettaglio a clienti provenienti da tutta Italia.

Insomma il successo dei Lunardi non accenna a fermarsi e l’azienda continua ad ingrandirsi, con la realizzazione di nuovi vigneti a Valenzatico e con il progetto di realizzare un nuovo Fruttaio. Voi, nel frattempo, quando andrete al supermercato, date un’occhiata al reparto “Vini e liquori”, e magari troverete un prodotto di qua, oppure, se siete frequentatori di VINITALY, potrete cercare lo stand della “Società Agricola Venatoria Tacinaia” e scambiare quattro chiacchiere con Lorenzo e il suo staff; loro, da quelle parti, sono ormai di casa!

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