Claudio Bartolozzi – 55 anni di attività

Claudio Bartolozzi – 55 anni di attività

di David Colzi. Ph: Foto Olympia

settembre 2020

 

Claudio Bartolozzi rientra nel novero degli assicuratori storici di Quarrata e oggi nella sua agenzia lavorano, fra gli altri, la moglie Teresa, la figlia Annagiulia e il genero Fabiano. Rimanendo in tema di famiglia, un accenno va fatto al babbo Mauro, fra i soci fondatori della SACA (Società Azionaria Cooperativa Autotrasporti), che nel dopoguerra gestiva il trasporto pubblico pistoiese e non solo. La società si sciolse nel 1969, e da lì nacque la COPIT. Fu proprio con l’aiuto del babbo, molto conosciuto a Quarrata, che Claudio iniziò questa attività nel 1965, a soli vent’anni, come subagente-produttore, presso l’agenzia RAS di Pistoia (che a livello nazionale è stata poi assorbita dall’Allianz). Nel 1968 fu promosso ispettore di produzione, e da lì non si è più fermato. Per fare il punto di questi primi 55 anni di attività, siamo andati a fare due chiacchiere col signor Bartolozzi, nella sua agenzia in via Montalbano.

Nell’immaginario collettivo, quello dell’assicuratore non è visto come un lavoro avvincente…

«Invece è una bella attività che ti permette di non rimanere chiuso in ufficio, ma di uscire e di parlare con tante persone. Anche io sono sempre in giro e a Quarrata c’è ancora chi ricorda la mia mitica Micra verde, con la quale andavo indietro e avanti per il comune». 

La sua è un’attività storica.

«Sì e l’ho sempre concepita a livello famigliare, per questo ho preferito non espandermi aprendo altre sedi, anche quando c’erano le possibilità. Questo l’ho fatto, nell’ottica di poter continuare ad avere un rapporto diretto e confidenziale con i clienti, molti dei quali negli anni sono diventati amici».

Quando ha iniziato eravate in pochi, ma oggi la concorrenza si è allargata, anche grazie ai prodotti assicurativi offerti dalle banche e dalle poste, per non parlare di internet.

«Con internet e quindi col fai-da-te, bisogna stare in guardia, perché spesso si è più attenti a quello che si risparmia sottoscrivendo, piuttosto che a valutare ciò che effettivamente viene offerto».

…I famosi asterischi, con le clausole scritte in minuscolo sul retro, piene di tecnicismi.

«Esatto. D’altronde è impossibile che un cittadino, se non è del ramo, capisca tutto quello che si trova riportato in un contratto. Capita quindi che, al momento del bisogno, quando la polizza non funziona come stipulato, le persone vengano da noi per chiederci… cosa hanno sottoscritto!»

Saranno soprattutto i giovani, cioè coloro che sanno navigare su internet.

«Sì e più che altro sottoscrivono polizze per le proprie auto, tentati dall’evidente risparmio».

E voi invece cosa offrite?

«Qualunque tipo di prodotto, sia per aziende, che per famiglie o per i singoli cittadini: si arriva addirittura a stipulare polizze per infortuni o malattie dei cani o dei gatti domestici».

Sul serio?

«Può sembrare una sciocchezza, ma se ci pensa bene, quando un cane o un gatto si ammalano e gli si deve somministrare una terapia continuativa, i costi non sono indifferenti, così come se devono subire un’operazione importante. Chiaramente c’è un limite di età dell’animale, entro il quale si può sottoscrivere». 

Ne usufruiscono in tanti?

«Più di quel che si crede. Poi ci sono le polizze classiche già in uso da tempo, quelle cioè legate alla responsabilità civile del padrone nel caso in cui il cane faccia del male a qualcuno».

Torniamo su due zampe…

«Posso dire che tante persone oggi, soprattutto dopo che sono diventate genitori, si interessano ai fondi pensione, vista l’incertezza del mondo del lavoro. Anche in questo caso però bisogna stare attenti, perché le possibilità di investimento sono tante, e sebbene talvolta offrano un aumento del capitate, di contro c’è rischio di possibili perdite, se pur minime».

Altro pensiero, è il caro e vecchio “mattone”.

«Certo, e tante giovani coppie che stipulano il mutuo per comprarsi casa, vengono da noi per informarsi sulle polizze vita e più in generale su prodotti che possano tutelare le loro nuove abitazione, come ad esempio quelli contro i danni da terremoto, visto anche quel che è successo recentemente in varie zone d’Italia, o per le inondazioni, che ciclicamente flagellano il nostro territorio».

Invece le aziende?

«Con il fatto che dal 2008, le agenzie possono essere plurimandatarie, offriamo vari pacchetti con Allianz, Helvetia e UCA, cucendo “su misura” le soluzioni adatte ai clienti». 

Oggi poi bisogna essere ben protetti, perché la denuncia è sempre dietro l’angolo.

«Ha ragione, e questo si vede quando c’è un sinistro, o una qualsiasi rivendicazioni, perché in quel momento, la controparte cerca giustamente il cavillo a cui appellarsi, ed è allora che si capisce se si è servito bene il cliente, tutelandolo al massimo». 

…D’altronde chi sottoscrive si deve fidare.

«Sì, e sempre nell’ottica di fare al meglio il nostro lavoro, torniamo regolarmente a visionare le ditte, per accertarsi che non ci siano variazioni strutturali o di altra natura, che potrebbero mettere in pericolo la validità di quanto sottoscritto».

Lei ha iniziato scrivendo le polizze a mano e ribattendole con la macchina da scrivere, mentre oggi tutto è pre-compilato, digitalizzato e burocratizzato: ha ancora voglia di continuare?

«Non saprei fare altro, né voglio fare altro. Il mondo è cambiato e io cerco di adeguarmi, sapendo di aver vicino collaboratori preparati e affidabili, che mi aiutano tantissimo».

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