di Piera Salvi
giugno 2023
Quarant’anni e due grandi passioni: lo sport e la musica. Francesco Fabbri, ex bomber dilettante, responsabile marketing del Pistoia basket, dalla prossima stagione mister del Quarrata Olimpia, ha iniziato come giocatore nelle giovanili dell’Aglianese calcio, passando poi a Scandicci, Sestese, Vernio, Quarrata, Borgo a Buggiano, Montemurlo. Per 18 stagioni è stato in campo come attaccante, dalle giovanili fino alla serie D. Nel 2019 il debutto come allenatore, ma anche giocatore, nel Maliseti.
Come si concilia questo doppio ruolo?
«L’ho fatto per un anno ma sono due ruoli impossibili da conciliare, almeno per la mia esperienza, anche se è andata bene».
Nel 2020, dunque, sei rimasto al Maliseti (in promozione) ma solo come allenatore?
«Sì, sono rimasto per due anni, ottenendo buoni risultati. Poi c’è stata una decisione consensuale di lasciare il Maliseti. Mi ha cercato la prima squadra del Quarrata Olimpia, del presidente Vasco Gori e il ds Riccardo Agostiniani, che è retrocessa in prima categoria, auspicando il rilancio».
A proposito di rilancio, proprio quest’anno hai rilanciato il Torneo Giugno aglianese di calcio a 5, interrotto dal 2012. Come è nata l’idea?
«Visto che il Torneo dei rioni per ora è fermo ho pensato di far ripartire il Torneo Giugno aglianese ed ho trovato un grande sostegno da parte di Gabriele Giusti, della ditta Doni Aldo per l’illuminazione, della cooperativa Gulliver per la sistemazione del campo e del terreno di gioco e di tantissimi sponsor. Ringrazio di cuore tutti, in particolare i primi, che mi hanno consentito di partire. Ho pensato di dedicare il Torneo a Vannino, in accordo con la sua famiglia, perché sia ricordato. E’ stato un personaggio che, anche senza volere, ci ha dato un grande segnale: si può fare a meno di tante cose. Abbiamo messo in campo 17 squadre, con giocatori dai 16 ai 40 anni. E’ un torneo goliardico ma giocato con agonismo e ha il patrocinio del comune di Agliana. Un’occasione per tutti gli appassionati di sport di stare in compagnia. Per la comunità è un’opportunità d’incontro».
Il torneo valorizza anche il campo intitolato a Edoardo Baldi, indimenticato allenatore di calcio…
«Sì, giocare qui il Torneo ha lo scopo di valorizzare quest’area sportiva, intitolata a Edoardo Baldi nel gennaio 2022 e mai utilizzata. Abbiamo fatto un grande lavoro per sistemarla».
Passiamo alla musica: dicono che sei uno scopritore di band emergenti finlandesi. E’ vero?
«E’ una goliardata» dice ridendo. «Però è vero che mi piace ricercare musica non commerciale, su Internet, su riviste specializzate o tramite amici: ma siamo pochi. Il mio interesse non è solo per le band finlandesi, ma di tutti i Paesi europei, compresa l’Italia, anzi di tutto il mondo».
Dove e quando ascolti musica?
«In macchina e, se posso, la sera a casa. La musica mi emoziona, mi carica, mi dà energia positiva. La musica è arte, è un sottofondo che vorrei sempre. L’ho voluta anche come sottofondo al Torneo Giugno aglianese, con una selezione musicale scelta insieme a Sara, la mia ragazza».
Tra musica e sport, cosa ami di più?
«Lo sport è stress positivo, mi riempie la vita, è l’obiettivo da raggiungere. E’ stress ed emozione: l’emozione più grande è quella del goal. Come allenatore non devi pensare solo a te stesso ma a 360 gradi. La musica per me è rilassante, perché non devo ottenere risultati. Comunque tutte le passioni sono importanti, sono lo stimolo della vita. Oggi tra i giovanissimi si riscontra una carenza di passioni. Per esempio sono poche le squadre di adolescenti nel Torneo Giugno aglianese».