Gruppo Scout Agesci Quarrata 1

Gruppo Scout Agesci Quarrata 1

di Marco Bagnoli

settembre 2018

Lo scoutismo conta ad oggi circa trentotto milioni di associati in ben 216 paesi. Fondatore del movimento nel 1907 è Lord Robert Baden-Powell, i cui principi vivono adesso nell’Organizzazione Mondiale del Movimento Scout e nell’Associazione Mondiale delle Guide Esploratrici. La fantasia, il gioco, la vita all’aria aperta e lo sviluppo della dimensione sociale e spirituale concorrono alla formazione dell’individuo cercando di offrire una risposta alle più autentiche domande dei giovani sulla vita. Il movimento si diffonde rapidamente in tutta Europa, salvo essere sciolto nei paesi controllati dai regimi totalitari; in Italia sopravvive in clandestinità dal 1926 al 1943, il periodo chiamato della “Giungla silente”. L’associazione AGESCI, Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani, nasce nel 1974, come unione dell’Associazione Scout Cattolici Italiani, maschile e dell’Associazione Guide Italiane, femminile. Riconosciuta dalla CEI, fa parte delle APS, associazioni di Promozione Sociale, del Forum Terzo Settore, di Libera ed è riconosciuta dal Dipartimento della Protezione Civile.

Il “Gruppo Scout Agesci Quarrata 1” è nato nel 1997 su iniziativa del “Gruppo scout Pistoia 1”, che a quel tempo mise a disposizione un certo numero di capi per promuovere l’iniziativa.

La nascita del gruppo fu subito appoggiata da don Mauro Baldi parroco della parrocchia di Santa Maria Assunta di Quarrata e si sviluppò velocemente in tutto il territorio. Attualmente il gruppo è composto da più di 130 persone fra capi e ragazzi, circa 30 bambini/bambine dai 8 a 11 anni che compongono la branca lupetti e coccinelle; 60 fra ragazzi e ragazze (11/16 anni) che formano gli esploratori – guide; 35 giovani dai 17 ai 20 anni che compongono il gruppo rover/scolte. In più abbiamo la comunità capi (gli educatori adulti) che è composta da circa 30 persone, più l’assistente ecclesiastico don Ugo Feraci. I principi che guidano l’azione educativa del gruppo sono quelli dello scautismo, in particolare dello scautismo cattolico. La proposta si articola all’accompagnamento dei ragazzi verso tre scelte fondamentali: una scelta politica, essere al servizio di chi si trova in difficoltà; una scelta cristiana, essere nella chiesa in cammino nel progetto che Dio ha per ciascuno; una scelta scout… non essere solo buoni, ma fare il bene con interdipendenza fra pensiero e azione. A seconda degli archi di età ogni gruppo persegue, con l’aiuto del metodo scout, un proprio progetto educativo, in particolare la branca rover/scolte (i ragazzi e ragazze più grandi 17/20 anni) sono impegnati in servizi di promozione umana e aiuto alle realtà più bisognose. 

Svolgono servizio nei presidi di strada, avvicinando le prostitute, generalmente africane, obbligate con la forza e la violenza a vendere il proprio corpo, aiutandole nei loro problemi e invitandole a uscire dalla tratta anche con l’aiuto della associazione Giovanni XXIII. Svolgono poi un servizio nelle ronde della carità aiutando i senza fissa dimora, gli emarginati con aiuti concreti a supporto della Caritas di Prato; danno una mano alla mensa dei poveri, e per il futuro stanno organizzando un servizio negli ospedali nei reparti di pediatria come medici clown. Sempre alla ricerca dei motivi delle situazioni di disagio il clan/fuoco, l’anno passato è stato a Nairobi presso l’orfanotrofio dell’Agape Children’s Home e nello slam di Korogocho. Di particolare interesse lo spettacolo teatrale che racconta il viaggio di migrazione della giovane olimpionica somala Saamiya Yusuf Omar, tragicamente scomparsa nella migrazione.

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