RSA e politiche per la non autosufficienza

RSA e politiche per la non autosufficienza

di Daniela Gori

settembre 2023

Si è tenuta al Parco Verde la Festa di LiberEtà, promossa dal sindacato che rappresenta i pensionati e gli anziani Spi Cgil Toscana e organizzata dallo SPI CGIL di Pistoia e dallo SPI CGIL di Prato. Le RSA e le politiche per la non autosufficienza: questo l’argomento al centro del dibattito. 

Tra i problemi affrontati, quello dei costi eccessivamente alti rispetto alle altre regioni e la mancanza di modelli alternativi, a fronte di un aumento delle richieste di inserimento di anziani nelle strutture. Rispetto all’Emilia Romagna e altre regioni, i costi in Toscana per le famiglie arrivano a una differenza anche del 50 per cento, da 3000 a 1500/1800 euro. Dagli interventi è emersa inoltre la necessità di realizzare sistemi alternativi alle Rsa sul territorio, differenziando servizi e risposte. Il focus sul confronto con i paesi europei e con alcune regioni del nord Italia, dove esistono le cohousing ha portato all’attenzione della platea l’opzione dei condomini solidali, ossia appartamenti gestiti insieme da persone anziane non autosufficienti, condomini di anziani e giovani che possono permettere loro di aiutarsi reciprocamente. Il modello attuale di Rsa dovrebbe essere modificato, con meno posti, più piccole e riservate solo agli anziani che hanno bisogno di assistenza 24 ore su 24. 

Sono intervenuti i segretari generali di SPI CGIL Luciano Lacaria (Prato), Andrea Brachi (Pistoia), Marisa Grilli (Toscana), Ivan Pedretti (Nazionale). Alla tavola rotonda, coordinata dal giornalista Franco De Felice, dal titolo “Case senza riposo. Ripensare il ruolo delle RSA per una nuova politica sulla non autosufficienza”, è intervenuto anche Enrico Benvenuti, geriatra del Dipartimento di Medicina multidimensionale Usl Toscana Centro Hanno portato i loro saluti anche il sindaco di Prato e presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni e il sindaco di Quarrata Gabriele Romiti, che hanno posto l’accento sull’importanza della partecipazione dei cittadini al voto. Come ha spiegato la segretaria Marisa Grilli, tra Spi Cgil Toscana e la Regione la discussione su questo nuovo modello è al centro di alcuni tavoli di lavoro: «Un nuovo modello di accoglienza, di domiciliarità, di gestione complessiva della non autosufficienza, dove la persona che è dentro la Rsa trovi una sua nuova dimensione di dignità e accoglienza». Un’operazione a livello regionale che però dovrebbe essere collegata alla legge nazionale. A tal proposito Grilli ha ricordato anche la campagna di raccolta firme per migliorare e salvare il Servizio sanitario nazionale, in appoggio al progetto di legge regionale sul sostegno finanziario del sistema sanitario nazionale. «La priorità adesso è far finanziare la legge sulla non autosufficienza» ha precisato il segretario generale dello SPI CGIL nazionale Ivan Pedretti.

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