di Serena Michelozzi
settembre 2023
La quarratina Sara Novelli ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, nel dipartimento di Progettazione e Arti Applicate. La prima laurea triennale è stata in Interior Design, mentre la biennale sarà in Progettazione Allestimenti Spazi espositivi. A Quarrata ha trascorso gli anni della sua formazione superiore, in un percorso incentrato sul disegno industriale, al Liceo Artistico Petrocchi. E’ poi nata la sua passione per il design, che si è evoluta nelle sue scelte universitarie, sino a raccontare nella sua tesi di laurea della città di Quarrata nella sua veste (oramai di tempi lontani. Ndr) di Città del Mobile.
«Ero a conoscenza dell’importanza del Distretto soprattutto negli anni del boom economico, ma non ne avevo mai approfondito la storia. Ho iniziato quindi una ricerca storica sul mobile quarratino, con i preziosi aiuti di Rosita Testai e Antonella Giorgio, grazie ai quali sono riuscita ad avere un chiaro quadro generale della storia, nelle evoluzioni della società e del gusto locale ed estero» ci racconta Sara. «L’intervista a Gianni Simone Overi, proprietario di Formitalia, è stata inoltre un importante contributo per la comprensione delle dinamiche imprenditoriali e delle necessità del territorio. Appresa l’importanza di questa storia e delle sue implicazioni, ho avuto subito chiaro l’obiettivo principale della tesi: la progettazione di un centro espositivo e di formazione nel design per la valorizzazione dell’identità di Quarrata».
Lo spazio che ha scelto per allestire il suo progetto è stata la ex mostra di mobili Crismi’s, lungo via Montalbano. Il criterio che Sara ha utilizzato per la selezione dei vari edifici in disuso si è basato sulla necessità di poter concentrare sotto lo stesso tetto varie aree funzionali: un museo con spazi dedicati a mostre temporanee, un’area rivolta alla formazione e al coworking, un archivio digitale, un bistrot con aree lettura e una sala conferenze.
«La ex mostra di mobili scelta, articolata su due piani, per un totale di 2100 metri quadri, potrebbe costituire un buon punto di partenza per la creazione di un polo culturale che valorizzi la storia del design di Quarrata e dintorni e ne ravvivi l’interesse per le nuove generazioni e per le aziende ancora presenti sul territorio. Lo spazio, di 2100 metri quadri è stato edificato nel 1963 e pensato per ospitare una o più mostre di mobili. Da quanto emerge da un colloquio con il proprietario dell’immobile, è probabile la collaborazione dell’ingegnere Sergio Soffici, firmatario del progetto iniziale, con lo studio di Giovanni Michelucci, per la realizzazione del progetto, malgrado non sia attestabile questa voce in assenza di documenti» ci spiega Sara, che ci ricorda come durante il periodo di attività, lo spazio è stato affittato come showroom alla storica ditta Mantellassi, dopodiché il proprietario stesso ha offerto l’opportunità a diversi marchi quarratini di aumentare la propria visibilità, stabilendo le proprie mostre in via Montalbano anziché lungo viale Europa. A seguito di queste esperienze, legate al settore produttivo tipico della città, sono stati saltuari e di poco rilievo gli affitti in altri ambiti. Ad oggi l’area è ben conservata e ristrutturata, ma vuota da più di vent’anni.
«Lo studio della mia tesi è giunto alla definizione di un progetto molto complesso, che riguarda gli interni dell’edificio e la comunicazione visiva, sulla base della formulazione di alcuni obiettivi fondamentali: dall’ipotizzare un centro espositivo e culturale che valorizzi e racconti la storia del Distretto del Mobile di Quarrata, valorizzando l’importanza della tradizione del design toscano; all’identificare un nuovo spazio culturale e di aggregazione per la città, favorendo una rinascita in ambito progettuale nelle nuove generazioni, attraverso la pratica e la condivisione di spazi e idee; dalla promozione nuove iniziative produttive connesse anche alle attuali modalità di vendita del prodotto e strategie comunicative, auspicando una rete di centri culturali di interesse e storia contemporanea e aziende sul territorio; all’istituzione di un nucleo di ricerca e formazione specialistica introducendo le attività sul territorio a visioni progettuali più efficaci e contemporanee, attraverso la collaborazione fra maestranze, scuole e realtà emergenti, per una crescita reciproca» prosegue Sara, le cui conclusioni elaborate nella tesi per l’area quarratina possono costituire ottimi spunti di rilancio non solo per il fabbricato di interesse ma anche per molte altre aree tutt’ora dismesse in Via Montalbano. Forse utopico pensare di poter rivivere i fasti di un tempo in cui Quarrata era veramente la Città del Mobile, considerate anche le grandi e potenti presenze di oggi nel settore… ma sicuramente si potrebbe dare vita a una Via Montalbano più presentabile e decorosa, in quanto porta d’ingresso della nostra città.
Dunque un ringraziamento a Sara Novelli, che, lavorando sullo spazio a disposizione, ho potuto offrirci interessanti spunti di progettazione delle varie aree funzionali, in modo da creare uno spazio per l’approfondimento, la ricerca, l’educazione e la condivisione, nel quale la comunicazione possa costituire il fulcro concettuale, riscontrabile anche nella compenetrazione degli spazi.