Confini e rischio idrogeologico – facciamo il punto con Legambiente Quarrata

Confini e rischio idrogeologico – facciamo il punto con Legambiente Quarrata

di Daniela Gori

marzo 2021

Torniamo a parlare dei problemi cruciali sui confini del nostro territorio per quel che riguarda il rischio idrogeologico con Daniele Manetti, presidente di Legambiente Quarrata. «Passate le elezioni amministrative regionali è di nuovo forte l’impegno di Legambiente Quarrata nel portare avanti e cercare di risolvere le problematiche riguardanti il rischio idrogeologico, con tutti gli Enti Pubblici interessati, in collaborazione ed in modo tecnicamente e ambientalmente corretto», ha spiegato Manetti «iniziando da Via Brana per poi passare a tutte le altre problematiche nella nostra Piana. Nella passata legislatura della Regione Toscana, tantissime opere sono state fatte per mettere in sicurezza il nostro territorio, ora rimangono da fare altre opere essenziali in modo da metterlo ulteriormente al riparo da rischi di questo tipo». Come ha evidenziato Manetti: «le aree che storicamente destano più preoccupazione, e quindi più attenzionate da cittadinanza e uffici tecnici, sono quelle della Piana pistoiese-quarratina che rappresenta un noto nodo idraulico molto delicato e -complesso dove “convivono” e convergono grandi colatori come i torrenti Ombrone e Stella, corsi d’acqua arginati con bacini essenzialmente di pianura come Quadrelli, Senice e Ombroncello e un fitto e problematico reticolo idraulico minore anche non inserito nel reticolo idrografico»

E’ in questo contesto che Genio Civile e Consorzio, confidando nella collaborazione delle amministrazioni locali e nella partecipazione di quella cittadinanza organizzata vigile sul territorio, come sono i volontari di Legambiente Quarrata, provano a risolvere le criticità endemiche di questo territorio. «Durante le ultime conferenze che si sono svolte in via telematica sono state affrontati vari temi» ha confermato Manetti. «Per i frequenti allagamenti delle aree urbanizzate tra i comuni di Pistoia e Quarrata in località Barba, tra le proposte di comune accordo tra le amministrazioni locali e gli uffici tecnici del Consorzio e del Genio Civile c’è la realizzazione di “una cassa di auto-contenimento e drenaggio con nuovo impianto di sollevamento verso l’Ombrone”. Deve però essere redatto il progetto di fattibilità tecnica economica corredato delle parti ambientali, da sottoporre a screening di VIA, anticipando anche le spese relative a tale fase, come le varie analisi e prove, da parte del Consorzio Medio Valdarno»

Altro nodo importante per attenuare il rischio è la realizzazione delle casse d’espansione sull’Ombrone in territorio comunale pistoiese e pratese. «La progettazione delle casse di espansione sull’Ombrone (cassa di espansione ex Campo di Volo in Comune di Pistoia) sta procedendo» ha specificato il presidente di Legambiente Quarrata «è stato firmato l’accordo di collaborazione fra Regione Toscana, Comune di Pistoia e Autorità di Distretto per dare avvio allo studio di fattibilità. A tale scopo sono stati stanziati 50mila euro nel Documento Operativo Difesa del Suolo 2020 a favore del Genio Civile che sono stati prontamente impegnati per dare avvio alla fase di indagini geotecniche preliminari. Anche per quella in località Case Betti, riguardo alla sinistra idraulica dell’Ombrone nel comune di Prato, è in corso di conclusione lo screening di valutazione di Incidenza ambientale e sono state avviate le operazioni che porteranno alla stesura del progetto preliminare. A tale scopo sono stati stanziati 10mila euro nel Documento Operativo Difesa del Suolo 2020 a favore del Genio Civile impegnati per le indagini e caratterizzazioni dei terreni preliminari».

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