Erika Vannucchi – Campionessa e insegnante di sci

Erika Vannucchi – Campionessa e insegnante di sci

di David Colzi

dicembre 2011

Siccome questo è un numero “speciale”, anche la consueta rubrica dello Sport diventa “unica”, unendosi solo per questa volta a Voidiqua (i quarratini scelti dai lettori). Eccoci quindi a parlare di Erika, una brava insegnate di sci portata alla nostra attenzione dal marito Gabriele tramite una e-mail arrivata in redazione. Voi continuate a segnalarci chi vorreste veder intervistato su Noidiqua nel 2012: chissà, prima o poi potremmo suonare al campanello di casa vostra!

Come si fa a trovare la neve a Quarrata?
Grazie ad una famiglia di appassionati di sci come ho avuto io, anche se inizialmente ero un po’ refrattaria a questo sport. Mio padre Carlo, e mamma Gabriella, portavano me e mia sorella Claudia ogni fine settimana a Corno alla Scale dove abbiamo tutt’ora una casa.

Quindi lo sci era nel vostro D.N.A.?
Direi proprio di no. Mi sono appassionata allo sci all’età di 9 anni, che non è proprio il massimo per iniziare: il motivo è che, come molte bambine, volevo fare solo danza classica. La svolta è avvenuta quando vinsi una piccola gara di fine corso a Corno alle Scale: fu così che iniziai a prendere la cosa sul serio ed a gareggiare per la regione Emilia Romagna. Poi presi parte ai Giochi della gioventù all’ Abetone e venni notata da Orlando Colò, nipote di Zeno, uno dei più grandi campioni dello sci italiano. Allenandomi con lui sono potuta crescere di livello, entrando a far parte a tredici anni, della squadra regionale Toscana, per poi tornare di nuovo a quella dell’Emilia, dato che Corno alle Scale, è in provincia di Bologna.

Il gioco cominciava a farsi serio…
Esatto! Così mi sono specializzata nella discesa libera e Super G. Ho fatto i “Campionati Italiani Cittadini” vincendoli a metà degli anni ’90. Nelle gare fisse internazionali mi sono sempre piazzata molto bene. Queste ottime performance, mi portarono ad essere contattata dalla “Nazionale” che mi ha consentito di passare due anni e mezzo nella squadra B di discesa libera partecipando alla Coppa Europa, il secondo circuito più importante per chi pratica questo sport. Sono stata in Austria, Svizzera e Francia. Poi è arrivato il famoso infortunio al ginocchio che purtroppo colpisce molti sportivi, e quindi, sopraggiunta “la maggiore età” ho deciso di abbandonare l’agonismo.

Non deve essere facile essere una ragazzina e fare uno sport a così alti livelli…
(sorride) E’ la solita vecchia storia che capita un po’ a tutti! Pensi che ogni giorno, appena finiva l’orario di lezione, mi veniva a prendere mio padre a Pistoia e mi portava in montagna per gli allenamenti o le gare. Quindi avevo anche il fattore distanza che mi portava ancora di più a vivere solo per lo sport.

Il ricordo più bello?
Il silenzio di mio padre, incredulo, dall’altra parte della cornetta, quando gli comunicai di essere arrivata quinta e sesta assoluta in due gare che avevo disputato in Val di Susa quello stesso giorno.

Senza far torto a nessuno possiamo dire che  suo padre è stato il suo primo fan?
Sì, infatti quando è venuto a mancare io non avevo ancora diciannove anni: ed anche questo è stato uno dei motivi che mi hanno portata ad abbandonare le gare, in concomitanza con l’infortunio di cui parlavo prima. Lui è stato per me un punto di riferimento anche nello sport.

Però non ha abbandonato lo sci…
No, ho deciso di diventare maestra, lavorando per due anni nella scuola di Sci Abetone da dicembre a aprile, allenando lo Sci Club Montecatini e lo Sci Club di Quarrata con il “grande” Luciano Gori. Dopo sono tornata a casa mia, a Corno alle Scale, dove ho fondato una scuola, assieme ad altri soci, la Free style che quest’anno compie dieci anni e per questo il 7 gennaio faremo una bella festa di compleanno! (sorride) Mi preme sottolineare che ci stiamo attrezzando sempre più per offrire servizi e divertimento anche ai disabili.

E i suoi cari che dicono?
Mio marito Gabriele non ne vuol sapere nulla della neve, mentre mio figlio Niccolò che ha quasi tre anni, presto inizierà a sciare con la mamma! (sorride)

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