Il Calesse – un agriturismo didattico ed ecosostenibile

Il Calesse – un agriturismo didattico ed ecosostenibile

di David Colzi

giugno 2009 

Oramai da qualche anno si parla anche in Italia di Turismo Ecocompatibile, di energia pulita, di prodotti a chilometri zero. A Quarrata esiste dal 2002 un agriturismo che rispetta tutte queste caratteristiche, ed è il Calesse di Montorio. Abbiamo parlato con il proprietario Roberto Giuntini e sua figlia Roberta, che da sempre si occupano anche di iniziative didattico – educative, legate al bere ed al mangiare, promosse dal loro agriturismo a classi di scolaresche o a gruppi di privati. Insomma, in questa oasi immersa nel verde del Montalbano ci si siede a tavola non solo per fame o per riempirsi la pancia, ma si fa di quel momento un ricordo piacevole e si cerca di trasmettere la “cultura del buon cibo”.

Iniziamo con un po’ di storia di questo agriturismo…

Roberto: Questa è la mia casa paterna e appartiene alla mia famiglia dal 1860. Fin da allora, siamo una azienda agricola con produzione di olio e vino; oggi abbiamo introdotto anche le confetture e da circa otto anni siamo diventati agriturismo. Avendo la fortuna di trovarci in una zona immersa nel verde, organizziamo anche escursioni con percorsi didattici, rivolti soprattutto alle scuole ed ai bambini, ma anche ai turisti che vengono da fuori.

So che producete dell’ottimo olio…

Ro: E’ anche merito del posto in cui ci troviamo; siamo nel cuore del Montalbano, e il terreno particolarmente sassoso permette ai nostri ulivi di dare il meglio! Noi le olive le frangiamo a freddo come si faceva una volta, e anche questo aiuta a portare sulle nostre tavole un ottimo prodotto. Sono molto felice nel dirle che quest’anno abbiamo ricevuto il certificato di qualità I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta).

Roberta: …ed insieme all’olio produciamo anche il vino, che serviamo sulle tavole all’interno dell’agriturismo.

Perché la scelta dell’agriturismo?

Ro: A me e mia moglie è sembrata la scelta migliore, per mantenere uno filo diretto con il nostro passato e per lasciare qualcosa ai nostri tre figli.

… e le energie rinnovabili?

Ra: Noi ci teniamo molto a non inquinare il posto dove ci troviamo, quindi usiamo: 

pannelli solari per riscaldare i nostri ambienti e l’acqua, pannelli fotovoltaici per produrre elettricità, la fitodepurazione per smaltire le acque ed un serbatoio per il recupero dell’acqua piovana. Quando abbiamo iniziato, nel 2002 tutto questo sembrava fantascienza, ma il mio percorso di laurea in architettura, ci ha aperti a questo universo.

Mi parli nel dettaglio, dei vostri percorsi didattici…

Ro: A parte le “passeggiate didattiche”, ci occupiamo di far vedere come si vendemmia, come si raccolgono le olive, insegniamo come si curano gli animali del cortile, e facciamo escursioni alla cava ed al Barco Reale Mediceo, che abbiamo qui vicino. Ci tengo a precisare che noi non teniamo “lezioni all’aperto” nel senso classico del termine, cioè non ci mettiamo al livello di insegnanti, perché preferiamo dialogare con i nostri ospiti ascoltando le loro riflessioni, i loro consigli ecc… Solo così si impara qualcosa reciprocamente.

Ra: Oltre a questo, facciamo anche vedere quali erano i mestieri di una volta, come il lavoro della filatrice di lana, dello scalpellino, del cestaio, senza ovviamente dimenticare il filet, che per tanto tempo è stato uno dei punti forti dell’economia quarratina e della nostra famiglia.

I bambini si divertono qua da voi?

Ro: Molto, anche perché un mondo semplice ed antico come quello dell’aia di una casa rurale, diventa una scoperta continua. Per loro vedere una gallina o gli ortaggi appena raccolti nell’orto è quasi un miracolo, dato che quasi tutti vengono dalla città o dalla provincia, dove di verde ce n’è poco.

Ra: Si divertono soprattutto quando li mettiamo a fare qualcosa di concreto, come il pane. Essendo bambini, sono ben felici di sporcarsi di lievito e farina, appiccicandosi tutte le mani. 

Poi quando il loro prodotto viene messo in forno, cotto e mangiato, sono davvero sorpresi, perché si rendono conto di avere fatto “qualcosa”.

Ro: Si immagini che alcuni bambini non sanno neanche cosa è un “fiasco di vino”!

Chi fosse interessato a questi “corsi all’aria aperta”?

Ra: Per chi appartiene al comune di Quarrata, proponiamo vari percorsi insieme al comune, mentre chi viene da fuori, oppure è interessato a mangiare da noi, può contattare il numero 0573.750344.

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