Sporting Club Selva Bassa – una piscina per tutti

Sporting Club Selva Bassa – una piscina per tutti

di David Colzi

giugno 2018

Quarrata, si sa, ha sempre avuto un rapporto difficile con le piscine. Prima di tutti ci provò l’amministrazione Amadori, che nel giugno del 1975, al termine del suo ultimo mandato, annunciò che si sarebbe realizzata la struttura natatoria comunale in via del Pollaiolo, località Folonica. Il progetto ebbe un finanziamento iniziale e partì, ma poi, a causa degli ulteriori costi e della difficoltà di reperire nuovi fondi, non fu terminato dalle amministrazioni successive. Nel 2010, durante il mandato del sindaco Sabrina Sergio Gori, fu fatto un nuovo tentativo in sinergia con l’Uisp, stavolta però il sito per la realizzazione della struttura fu individuato a Vignole. Purtroppo ancora una volta si è fermato tutto in corso d’opera, fra fallimenti, presunte inadempienze, e contenziosi di vario tipo.

In mezzo a queste due sfortunate operazioni a carattere pubblico, c’è stata l’esperienza della Selva Bassa, quella dei primi anni ’80 (oggi si direbbe quella 1.0), nata dall’unione in cooperativa di alcuni cittadini che stipularono una convenzione con il Comune per un’area privata dove realizzare campi da tennis e una piscina. Quell’esperienza è finita definitivamente nel 2014 con la dichiarazione di fallimento. Sicuramente in questo ha influito il gravissimo incidente avvenuto nel 1990, quando una ragazzina di 15 anni, cadendo sul bordo della piscina, è rimasta tetraplegica in seguito al trauma riportato. Insomma, alla fine dei conti sembrava proprio che i quarratini fossero costretti a spostarsi verso Montale per mettere i piedi in acqua. A cambiare le carte in tavola, rilevando la struttura della Selva Bassa, sono arrivati nel 2016 tre imprenditori locali: Maurizio Baldi e i fratelli Massimiliano e Antonio Luigi Vizzino, tutti e tre conosciuti nella nostra comunità in quanto Baldi è proprietario del fondo dell’albergo ristorante San Pietro, mentre i Vizzino lo gestiscono da tanti anni. Fra l’altro è stata proprio la famiglia del signor Maurizio ad aver dato il via all’attività nel 1969. Così nel luglio del 2017, la Selva Bassa ha riaperto i battenti.

La prima grande novità di questa nuova piscina dello Sporting Club Selva Bassa, è che, a differenza di quella precedente, non è inserita in un club esclusivo per soci, ma è aperta a tutti senza alcun tipo di tesseramento: questo la rende fruibile semplicemente pagando il biglietto di entrata. Naturalmente ci sono regole da rispettare: «D’altronde questo è un luogo per tutti, quindi bisogna comportarsi civilmente» ci dice Maurizio Baldi. Lo spazio natatorio comprende due piscine di cui una per bambini con una piccola spiaggetta per l’avvicinamento all’acqua, mentre per i “senior” è prevista nella piscina grande una scaletta adatta per far entrare in acqua coloro che hanno difficoltà di movimento. Sempre per permettere a tutti di divertirsi, è stata creata una corsia apposita per il nuoto libero. Ma la cosa che ci colpisce di più è che la piscina principale ha una profondità massima di solo un metro e quaranta. Chiedendo spiegazioni al signor Maurizio, ci dice: «I motivi di questa scelta sono due: il primo è per limitare l’esuberanza di chi vorrebbe fare tuffi e magari infastidire le altre persone. Il secondo motivo è per rispetto del fatto che qui, negli anni ’90, avvenne quel tragico incidente che tutti conosciamo».

Selva Bassa però non è solo piscina, ma sport in generale, infatti qui si trovano: due campi da tennis, due da calcio a cinque e un campo da calcio a sette in sintetico, oltre a due diverse zone spogliatoi. Anche in questo caso, siccome gli spazi possono essere prenotati da chiunque senza alcuna restrizione, Selva Bassa sta diventando sempre di più un punto di ritrovo per diverse squadre ed atleti. Su tutti vi segnaliamo la presenza di ben 4 formazioni di calcetto femminile che si allenano nella struttura. Partendo da qui, diciamo noi, si potrebbe pensare addirittura di creare un torneo “rosa”, oppure una squadra sportiva legata alla Selva Bassa. 

La presenza dei fratelli Vizzino, si vede soprattutto nel settore della ristorazione, dove uno staff da loro selezionato propone cene sfiziose e di qualità nel ristorante della struttura, con menù ad ok per gli sportivi. «Il ristorante sta diventando un ritrovo che va oltre gli orari di fruizione dei campi» afferma con soddisfazione il signor Baldi «e su questa linea stiamo organizzando apericene e ci proponiamo per eventi».

A luglio festeggerete il primo anno di apertura: ci può fare un bilancio? «Sicuramente ci viene riconosciuto il lustro che siamo riusciti a ridare alla Selva Bassa. Pensi che c’è ancora chi viene da noi e prima ci fa i complimenti… e poi ci chiede a quanto ammonta la quota associativa». Magari può essere fuorviante il fatto che nel nome è inserita la parola “Club”: perché avete deciso di metterla? «Era solo per far capire che era qualcosa di esclusivo… di esclusivo per tutti!» conclude sorridendo Maurizio Baldi.

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