Casa Zanieri – un esempio concreto di risparmio energetico

Casa Zanieri – un esempio concreto di risparmio energetico

di Daniela Gori

dicembre 2022

Si parla tanto di sostenibilità e risparmio energetico in questo periodo non solo per l’aumento dei costi dell’energia a causa della guerra tra Russia e Ucraina, ma anche perché il modello di sviluppo sostenibile è il pilastro dell’Agenda 2030 dell’ONU, soprattutto l’obiettivo numero 7 che sollecita tutti i Paesi a: “facilitare l’accesso alla tecnologia e alla ricerca di energia pulita, comprese le energie rinnovabili, all’efficienza energetica e alla tecnologia avanzata e alla più pulita tecnologia derivante dai combustibili fossili, e promuovere gli investimenti nelle infrastrutture energetiche e nelle tecnologie per l’energia pulita”. Nel campo dell’edilizia la sostenibilità nel futuro sarà quindi nella costruzione di abitazioni cosiddette “passive”, ossia autosufficienti dal punto di vista dell’energia elettrica e del riscaldamento. Sono case prefabbricate in legno, che riducono l’impatto ambientale quindi anche per i materiali utilizzati. Una scelta di vita ecologica diffusa soprattutto nel nord Europa, che si sta facendo strada anche il Italia. 

Un esempio di successo di questo tipo di costruzione è a Santonuovo, di cui abbiamo già parlato su Noidiqua nel numero di marzo 2016. Qui la famiglia Zanieri, composta da Enrico, Sandra e dal figlio Lorenzo – si è fatta costruire “su misura” la casa che rispetta la maggior parte degli standard di una “passivhaus”. La loro abitazione infatti è alimentata dalla sola luce del sole, con un impianto fotovoltaico maggiorato, che occupa tutta la falda del tetto più esposta alla luce. L’impianto manda in funzione una pompa di calore che produce l’acqua calda e il riscaldamento e fornisce elettricità agli elettrodomestici della cucina (forno e piastra ad induzione). La famiglia quindi non ha bisogno del gas metano ma utilizza solo l’energia prodotta dai loro pannelli. Nel progetto è stata considerata anche l’esposizione solare in modo che la casa sia riscaldata d’inverno, quando l’incidenza dei raggi solari è bassa. 

Al contrario non si surriscalda d’estate, quando il sole è alto e le pareti vengono protette dal porticato e dal pergolato. I locali che dovrebbero rimanere più freddi, come la dispensa e il ripostiglio, sono stati volutamente disposti a nord, che è anche la parte con meno finestre. L’inerzia termica della casa (circa 14 ore di sfasamento) consente di lasciare il riscaldamento a pavimento acceso durante il giorno, ed avere una temperatura sopra i 20° fino alla mattina successiva: in questo modo il consumo energetico è ridotto e viene compensato dalla sovrapproduzione durante le ore diurne. 

La chiave di questo sistema è nel non aprire le finestre, perché l’aria all’interno è filtrata e mantenuta pulita e deumidificata dalle pompe, che compensano la temperatura esterna. L’abitazione di Santonuovo della famiglia Zanieri però, non è ancora completamente autosufficiente, perché nelle ore in cui non c’è sole il loro impianto accede alla rete di fornitura di energia elettrica a cui sono allacciati. Di giorno invece, visto che i pannelli producono appunto più energia rispetto a quella che consumano, vendono questa sovrapproduzione reimmettendola nella rete del gestore. 

In questo sistema di dare-avere c’è sempre una convenienza economica (che loro riscontrano nelle bollette) ma gli Zanieri vogliono arrivare a fare di più. «Adesso infatti stiamo progettando l’installazione di un accumulatore di energia» spiega Sandra «servirà per immagazzinare l’eccedenza prodotta durante le ore di luce solare in modo da poterla sfruttare poi nelle ore di buio, senza così dover ricorrere all’allacciamento alla rete esterna»

Una scelta dunque che Enrico e Sandra rifarebbero potendo tornare indietro? 

«Eccome» rispondono «siamo contentissimi di questa casa, la rifaremmo cento volte e la consigliamo a quanti, dovendosi far costruire un’abitazione da zero, desiderino un approccio sostenibile e ridurre l’impatto ambientale, risparmiando oltretutto in modo notevole sulle bollette».

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