Quarrata al tempo del Covid 19

Quarrata al tempo del Covid 19

di Daniela Gori

giugno 2020

Come dimenticare l’angoscia, la paura e la tristezza che si provavano anche a Quarrata nei giorni neri dell’emergenza mondiale per la pandemia

Il Covid 19, come succedeva in tutta Italia, aveva paralizzato la città, anche perché nei primi giorni più di una delle vittime del virus erano concittadini. Tutti hanno avvertito la generale desolazione nel vedere la centrale piazza Risorgimento, di solito piena di gente, completamente deserta, i parchi silenziosi e abbandonati, le strade senza traffico, l’atmosfera irreale che circondava i dintorni dei plessi dei due istituti scolastici, quello di Quarrata e quello di Vignole, dove solitamente risuonano gli schiamazzi e le risa degli studenti. Uno scenario con immagini mai viste prima, una per tutte la lunga fila di persone con il volto coperto dalla mascherina in coda lungo via Montalbano, in attesa di approdare all’entrata del supermercato per fare la spesa. 

Gli aggiornamenti quotidiani del sindaco Marco Mazzanti su Facebook erano attesi con trepidazione, sempre augurandosi di sentirlo dire che i numeri dei contagi stavano diminuendo per cominciare a sperare che quella terribile situazione finisse. 

Ma nell’emergenza, la voglia di reagire ha portato con sé il grande impegno per cercare di dare il proprio contributo, in termini di solidarietà e di collaborazione. I volontari delle sezioni quarratine della Croce rossa piana pistoiese, della Vab, della Misericordia, sono stati in prima linea nel dare il loro sostegno a tutti i livelli alle persone in situazione di disagio, malate, bisognose di assistenza, rimaste sole a causa del lockdown. Le associazioni si sono mosse per contribuire ciascuna nelle proprie possibilità, una per tutte l’associazione Pozzo di Giacobbe che ha offerto l’aiuto alle persone anziane e sole, consegnando loro a domicilio i beni di prima necessità, come alimenti e medicinali e contemporaneamente lavorando sodo nell’Emporio sociale. 

Anche il mondo scolastico si è attivato, facendo raccolte in denaro da donare agli ospedali: un esempio è stato il comprensivo Nannini di Vignole, che ha utilizzato per beneficenza il denaro che era stato accantonato per fare la festa di fine anno. 

Per dire grazie al san Jacopo e soprattutto al personale sanitario, i comitati del torneo dei Rioni hanno fatto una raccolta in denaro che ha permesso di acquistare 650 mascherine chirurgiche consegnate direttamente all’ospedale pistoiese. Il lockdown necessario per contenere le occasioni di contagio ha poi ben presto mostrato l’altro aspetto preoccupante di questa situazione difficili, riversando pesanti conseguenze sul mondo del lavoro e delle condizioni economiche delle famiglie. 

In poco più di un mese, il Comune di Quarrata ha erogato 185.400 euro sotto forma di buoni alimentari, da spendere in 9 esercizi commerciali che hanno manifestato la loro disponibilità ad accettarli. Le domande accolte riguardavano sia persone singole che interi nuclei familiari in difficoltà, pertanto il totale è stato di 3382 persone destinatarie di queste misure di sostegno alimentare. Complessivamente sono stati 3708 i buoni spesa erogati. L’amministrazione comunale ha poi aperto un conto corrente per ricevere le donazioni da parte di enti privati, aziende e singoli per la gestione dell’emergenza Covid 19: in questo modo è possibile raccogliere fondi che verranno impiegati dal Comune di Quarrata per il finanziamento sia delle attività di gestione dell’emergenza sul territorio, sia delle varie misure di sostegno alla popolazione.

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