“Quarrata in bianco e nero” e “Vittorio Amadori. L’uomo, l’educatore, e l’amministratore”

“Quarrata in bianco e nero” e “Vittorio Amadori. L’uomo, l’educatore, e l’amministratore”

di Serena Michelozzi

giugno 2016

Recentemente si sono svolte due serate nell’auditorium della sede della Bcc di Vignole e Montagna Pistoiese, riguardanti importanti pezzi di storia quarratina: si è trattato della proiezione di due film documentari, “Quarrata in bianco e nero” e “Vittorio Amadori. L’uomo, l’educatore, e l’amministratore” entrambi creati grazie anche alle riprese effettuate nel corso del tempo dal fotografo, cineamatore Luciano Michelozzi. Questi film sono stati realizzati da FotoVideoProject (regia Luca Paolieri), con la collaborazione di Carlo Rossetti e finanziati dalla Fondazione Banca di Vignole e Montagna Pistoiese. «Il progetto promosso e sostenuto dalla nostra Fondazione, ha preso avvio nel 2011, grazie ad ingenti riprese, oltre sette ore di immagini, effettuate nel corso del tempo da Luciano Michelozzi, cineamatore e fondatore di Tele Quarrata. Un lavoro prezioso che documenta alcuni decenni della storia di Quarrata, dalla fine degli anni Cinquanta agli anni Settanta del Novecento» spiega Franco Benesperi, Presidente della Fondazione Banca di Vignole e Montagna Pistoiese.

Luciano Michelozzi, cronista attento ed appassionato, in oltre 30 anni di attività di cineamatore, non si è lasciato sfuggire nessun evento che potesse servire a raccontare la sua Quarrata, vista da dentro, con l’animo di chi la ama e la vive da autentico quarratino. «Definire Luciano Michelozzi cineamatore è approssimativo e alquanto riduttivo:» precisa Carlo Rossetti «è stato un vero e proprio personaggio dalle mille sfaccettature, anche un po’ bizzarro se vogliamo. Delinearne la figura con poche parole è difficile. E’ dunque a Luciano che dobbiamo la conservazione della memoria di un recente passato, il ricordo di una Quarrata com’era. E’ a lui che siamo grati ed è pertanto a lui che è dedicato il filmato». In “Quarrata in bianco nero” vi sono immagini che documentano il quotidiano passato: il rifacimento della piazza quarratina, la costruzione di Viale Europa, dei primi quartieri e delle prime scuole, la ripresa di eventi sportivi e religiosi. La telecamera di Luciano era ovunque: anche tra le fiamme che avvolsero lo storico mobilificio Lenzi e addirittura su una precaria barchetta nella ripresa dell’alluvione che negli ’60colpì la nostra cittadina e dintorni.

Sempre grazie alle riprese di Michelozzi è stato possibile creare il documentario dedicato alla figura di Vittorio Amadori, dal titolo: “Vittorio Amadori. L’uomo, l’ educatore, e l’amministratore”, che racconta in parte la vita di quest’uomo, descrivendone la grande statura politica, morale e intellettuale; il forte senso democratico, la coerenza, i propri ideali di libertà e giustizia mai intaccati da dubbi o ripensamenti. «Il filmato mette in luce sia la carica amministrativa di Vittorio svolta a Quarrata in veste di Sindaco, sia la sua vita anteriore di sublime educatore ed il suo antifascismo. Amadori è stato un uomo di grande qualità ed umanità». racconta Carlo Rossetti «Vittorio aveva una grande fede politica e religiosa, entrambe sempre sorrette da una forte tensione ideale. I concetti di libertà e giustizia perseguiti sin dalla gioventù hanno dato un’ indelebile impronta alla sua vita».

Amadori si iscrisse infatti all’Azione Cattolica di cui ben presto divenne delegato e successivamente, per contrasti con il regime, fu costretto a trasferirsi a Genova diventando istruttore nel collegio dei Padri Comaschi di Nervi. A guerra finita, rientrò poi a Pistoia dove iniziò una vera e propria attività politica, diventando Sindaco di Quarrata per ben 25 anni, sapendo mettere l’ amministrazione a servizio dei cittadini. «Le finalità di questi documentari, che di recente abbiamo distribuito gratuitamente ai cittadini, sono quelle di mantenere vive, attraverso le immagini, la consapevolezza e la memoria dell’identità e delle radici culturali del territorio, invitando la comunità a rileggere i luoghi e la storia con occhio attento e curioso. E’ questo uno degli scopi primari della nostra Fondazione, con l’auspicio che ciò possa servire da stimolo per la tutela e la salvaguardia del patrimonio culturale locale» conclude Franco Benesperi.

Questi documentari hanno riportato alla memoria di tutti noi quarratini i ricordi di un recente passato e riportarne alla luce altri, attingendo materiale dall’archivio Michelozzi, sarebbe un grande dono per la nostra comunità.

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