Roberto Rapezzi – l’artista "omnicomprensivo"

Roberto Rapezzi – l’artista "omnicomprensivo"

di Carlo Rossetti 

marzo 2013

Roberto Rapezzi è un artista completo, nel senso che può accedere a diverse discipline artistiche con disinvoltura e sicurezza. E’ nota la sua passione per la pittura, attività che esplica quasi per se stesso, in quanto difficilmente espone la produzione di quadri e, di pari passo, si interessa di grafica e di disegno in genere. Ma a Roberto non poteva mancare la musica che coltiva da tempo suonando la chitarra. Anche in questo caso è una passione che si realizza per proprio uso e consumo, come i componenti del complesso i “Tontorum” di cui fa parte e del quale abbiamo già parlato, che si riuniscono una volta alla settimana per suonare da soli, senza la presenza del pubblico. Si dice sia un ottimo bassista, anche se Carlo Giannini, leader dei “Tontorum”, non sempre è soddisfatto degli accordi e dei passaggi che Roberto esegue, attribuendogli immancabilmente una stiracchiata sufficienza. Però viene fatto di pensare che potrebbe essere la rivalità non manifesta, che serpeggia sempre fra artisti, a sottolineare da parte di Carlo le presunte “licenze” musicali di Roberto e a determinare lo scarso voto.

Un’attività che lo toglie dall’isolamento e lo mette a contatto con il pubblico è invece la scrittura. Corrispondente per molti anni de “Il Tirreno”, ha scritto decine e decine di articoli, raccontadoci Quarrata attraverso la cronaca giornaliera di una città, allora, viva e pulsante. Attualmente si occupa di storia locale sul settimanale “Metropoli”, rubrica che svolge con notevole impegno, sempre alla scoperta di fatti, di luoghi e di eventi del passato, sconosciuti alla stragrande maggioranza dei cittadini. Ma si può apprezzare pure come scrittore se pensiamo che ha preparato una lunga ricerca sulla vita e le opere dei concittadini Bonaccorso da Montemagno, zio e nipote, entrambi con lo stesso nome, vissuti nel 1300 e 1400, autori di liriche, ballate e sonetti, che il Comune di Quarrata ricorda con una via a loro intitolata. Uno studio condotto con scrupolo, con rigore, con profonda conoscenza e che ora attende un Ente, una Fondazione o Banca qualsiasi per la pubblicazione.

Foto: Luciano Michelozzi

Ecco, un artista, come dicevamo, “omnicomprensivo”. Ma non è solo questo a cui Roberto Rapezzi rivolge la propria curiosità, perché insieme coltiva anche l’hobby del collezionismo. Sue sono le vecchie cartoline di Quarrata che di quando in quando appaiono su calendari e pubblicazioni varie che riguardano Quarrata, alle quali si aggiunge una ricca collezione di santini, di monete, di documenti storici della nostra cittadina e di numerosi altri oggetto di minore importanza. Da qui si può capire il personaggio, attento cultore di qualsiasi forma artistica, con molteplici interessi culturali, tutti affrontati con serietà e soprattutto con tanta passione.

 

Dopo avere lavorato per quarant’anni al Comune di Quarrata, in qualità di Vigile Urbano, addetto al rilevamento di incidenti stradali, sfruttando la sua capacità di disegnatore per corredare le pratiche dei relativi grafici, ora in pensione cerca di dare completamente sfogo a queste sue passioni. A renderlo più singolare è l’aspetto, di cui la folta barba costituisce la parte predominante, a scapito del viso, peraltro magro, nascosto dietro la peluria. Se un regista che avesse in progetto un ennesimo film sugli Zar lo vedesse, siamo convinti che sarebbe sicuro di avere trovato l’interprete ideale per il personaggio di Rasputin.

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