Correva l’anno 1973 – La Gazzetta, il Torneo e il Comune

Correva l’anno 1973 – La Gazzetta, il Torneo e il Comune

di David Colzi

giugno 2013

In questo numero faremo un salto indietro di 40 anni, sfogliando un mensile dell’epoca, una sorta di Noidiqua ante litteram, ovvero “La Gazzetta di Quarrata” che ci offrirà lo spunto per parlare di avvenimenti recenti e passati. Infatti, grazie ad un nostro amico e affezionato lettore, Luciano Tempestini, abbiamo potuto visionare diverse pagine di questo periodico che uscì il primo giugno del 1973 e per undici numeri tenne informati i quarratini su tutto quello che accadeva in città (con un occhio rivolto anche all’Italia che stava cambiando), in un periodo in cui non c’era un mezzo simile e i quotidiani non avevano ancora dedicato uno spazio specifico alla nostra città, come invece accade oggi: «A parte il “Paese Sera” ogni tanto e la cronaca di Pistoia de “La Nazione”, nessuno si interessava assiduamente alle vicende quarratine» dice Luciano Tempestini «così io, assieme a Alberto Matteoni, presidente del Circolo Umberto 1° e Edoardo Bianchini, corrispondente de “La Nazione”e altri amici, decidemmo di dare vita a La Gazzetta di Quarrata.»

Il giornale si presentava in formato tabloid con 8 pagine, e oltre ai fatti,  pubblicava commenti e approfondimenti di carattere locale e nazionale, dedicando spazio anche allo sport, alla cultura e alle lettere dei lettori.  Proprietario fu designato Alberto Matteoni, poi sostituito da Maria Rosa Mantellassi; il direttore responsabile era Edoardo Bianchini e la redazione comprendeva, Giorgio Mati, Luciano Tempestini, Antonio Zini e Giorgio Balli, oltre a persone esterne che all’occorrenza davano una mano. Per capire meglio il taglio della Gazzetta, vi proponiamo un pezzetto del primo redazionale dal titolo “Scrivere – il programma de La Gazzetta. Un organo indipendente” del direttore Bianchini: (…) vogliamo scrivere su Quarrata e vogliamo cercare di interessare tutti i suoi abitanti a partecipare attivamente alla vita di questa «Gazzetta» che cercherà in sé echi e problemi di tutti: pensieri, sentimenti, critiche, scherzi, cenni di storia locale, idee nuove per valorizzare il nostro comune e tante altre belle cose che ci hanno spinto a dar vita ad un mensile. (…) Non sarà una pubblicazione a colore politico, anche se della politica riferirà echi e momenti (…) Certamente quelli erano anni più turbolenti, pieni di passioni politiche e di accesi contrasti; basta dare un’occhiata alle lettere che giungevano in redazione per vedere quante polemiche nascessero su ogni argomento.

Sempre sfogliando le pagine di questo mensile, è curioso vedere come alcuni problemi siano rimasti quasi invariati a distanza di 40 anni, come le pessime condizioni della statale 66 nel tratto Barba – Olmi, la necessità di uno svincolo autostradale per favorire l’economia locale, il problema del funzionamento dei semafori, il verde pubblico lasciato a sé stesso e via di seguito. Questo mensile ci offre poi la possibilità di parlare di un evento sportivo che proprio quest’anno è tornato in auge, il Torneo (o Palio) dei Rioni. Inizialmente si chiamava Torneo dei bar e fu creato esattamente 40 anni fa su idea di Arzelio Belli, all’epoca presidente del Quarrata Calcio e Luciano Tempestini, che non a caso curava la rubrica sportiva della “Gazzetta”, divenendone un attento promotore; da sottolineare che all’epoca le partite si giocavano il pomeriggio perchè lo stadio non disponeva ancora di illuminazione.

Cominciata sabato 26 maggio 1973 e conclusa il 15 luglio con la vittoria de “Il Nazionale” su il “Casini” per 1-0, la manifestazione contrapponeva le seguenti squadre, (con relative prime formazioni): U.S. Signori – Catena (Rafanelli, Panicagli, Pietro Paolo, Spinelli, Bugiani, Pagnini,  Giovannetti, Carlesi, Di Vincenzo, Franciolini, Bacci); A.S. Montemagno (Agostini, Chelucci, Tonini, Cappellini 2°, Casagrande, Cappellini 1°, Cappelli, Generali, Lucarelli, Tesi, Alderighi); Bar Italia – Casini (Bonacchi, Noci 2°, Niccoli, Ceni, Giovannelli, Chiavacci, Oliarca, Bessi, Colsi, Tuci, Granchietti); Olmi (Rosadini, Nocera, Paccosi, Amadori, Giorgi, Basilici, Niccolai, Scannadinari, Gori, Cappellini, Manzoni, Gradi, Nerozzi); LucciOrio (Giannetti 2°, Venturi 3°, Martelli, Tofani, Rizza, Venturi 1°, Fiaschi, Venturi 2°, Giannetti 1°, Doni, Coppini); Valenzatico (Filippi, Tesi, Rafanelli, Tavanti, Gori, Ghezzi, Favi 2°, Giacomelli, Grilli, Biagini, Favi 1°, Mustacchio, Pancani); Bar Zingoni (Giovannetti, Poltri, Giusti, Cianci, Di Mauro, Fiaschi, Becagli, Poggiali, Paolieri, Giacomelli, Nicola); Bar Il Nazionale (Ferrari, Martini, Giuntini, Petracchi, Muraca, Maiani, Baldi, Domenichelli, Nannini, Casini, Bacarelli); Bar Pineta (Amadori, Pratesi, Livi, Giuntini, Del Bino, Agostini, Leonelli, Trinci, Morosi, Sermi, Masi); Ferruccia (Baldi 3°, Ginetti, Fabbri 2°, Biancalani, Fabbri 1°, Baldi 1°, Allegri, Baldi 2°, Niccolai, Verdi, Marini, Fabbri 3°); Barba (Vannacci, Lomi, Fedi, Vannucchi, Fabbri, Bonacchi, Bianchi, Buralli, Luchetti, Ciabatti, Di Nuzio, Giudice); Bar Ponte (Chiti, Cipriani, Margheri, Cialdi 1°, Michelozzi, Bartolini, Cialdi 2°, Melani, Mati, Bucciantini, Lucioli).

Infine, sempre in quel lontano ’73, precisamente il 26 maggio, ci fu un’altro passaggio storico per la nostra comunità che apprendiamo sempre dalla “Gazzetta”, ovvero l’inaugurazione del nuovo comune. Nell’articolo si legge di una massiccia partecipazione della comunità in un evento molto atteso. Al taglio del nastro erano presenti autorità cittadine e non: il sindaco Vittorio Amadori, il progettista dell’opera – ingegner Enio Gori, il capo dell’Ufficio Tecnico del Comune Doriano Spinelli,  il segretario comunale di Quarrata Giuseppe Cuggino, Don Giuliano Mazzei (in rappresentanza della scuola media di Quarrata),  il proposto don Aldo Ciottoli, il comandante della stazione dei Carabinieri – Maresciallo Egidio Novelli, il maggiore dei Carabinieri di Pistoia Lucio Regalbuto, il prefetto di Pistoia Nicola Schirinzi, il dottor Giovanni del Bene – rappresentante del Comitato Regionale di controllo della sezione di Pistoia,  il sottosegratario al Turismo Edoardo Speranza, oltre ovviamente a rappresentanti di spicco della DC provinciale.

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