Il Cinema Nazionale rischia di chiudere

Il Cinema Nazionale rischia di chiudere

di Linda Meoni (tratto da La Nazione)

giugno 2013

In picchiata gli incassi, una concorrenza spietata delle multisala vicine e, vera e importante «mazzata», l’acquisto di una nuova macchina da proiezione che costerà diverse decine di migliaia di euro. Una combinazione che potrebbe essere fatale per il cinema Nazionale messo in ginocchio, come tante altre piccole sale, da una modernità che spesso allontana gli spettatori dai piccoli centri alla volta delle grandi sale attrezzate nella vicina Prato. La volontà di restare aperti è ferma, sia da parte dell’associazione Atlante che gestisce la programmazione, sia da parte dell’amministrazione quarratina, costretta però a studiare nuove possibili soluzioni per scongiurare la chiusura. «Per il momento la programmazione continua fino a giugno» spiega Alfonso, il responsabile della programmazione per l’associazione Atlante, «poi ci saranno i consueti tre mesi di sosta estiva e poi si ripartirà a settembre. Garantire che questo accadrà oggi, è difficile per tutti, multisala comprese, certo è che dopo sedici anni che gestiamo il Nazionale, la flessione si è sentita già da due anni a questa parte, con un calo degli incassi intorno al 10 per cento. Resta comunque una forte volontà di proseguire nell’impegno, salvo cause di forza maggiore».

La vera discriminante resta comunque la nuova macchina da proiezione che dovrà essere acquistata se si vorrà continuare a proiettare gli ultimi film in uscita. Con le pellicole moderne infatti, è richiesto un corretto adeguamento dei proiettori che supportino le nuove tecnologie, con una sostituzione che potrebbe pesare sulle casse comunali fino a 50mila euro. «Non aiutano gli incassi» spiega il sindaco Marco Mazzanti «sensibilmente calati nell’ultimo anno che non riescono da soli a supportare una sostituzione così onerosa della macchina da proiezione. Una volta arrivati alla chiusura estiva, ci troveremo senza dubbio di fronte al problema e dovremo riflettere se chiudere la sala o se intervenire sulla programmazione. Una possibilità in questo senso, potrebbe essere quella di organizzare delle rassegne con pellicole non di ultima uscita. Questo è l’unico modo che ci permetterebbe di mantenere l’attuale macchina da proiezione».

 

 

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