Iniziati i lavori del nuovo cinema teatro

Iniziati i lavori del nuovo cinema teatro

di Daniela Gori. Ph: Foto Olympia

marzo 2024

Sono iniziati nel mese di febbraio i lavori per trasformare gli spazi del Polo Tecnologico in locali adeguati ad accogliere uno spazio culturale per cinema e teatro da 200 posti fissi a sedere.

Quarrata potrà di nuovo avere un cinema teatro, uno spazio insomma dove poter assistere agli spettacoli sia dal vivo che proiettati su uno schermo. Viene così ridefinito il contesto urbano, in una concezione moderna dove i cittadini possono cogliere le opportunità offerte da uno spazio che coniuga intrattenimento, integrazione sociale, formazione e consapevolezza. Una trasformazione che è funzionale alla definizione della zona dell’ex area Lenzi sempre più legata alla concezione di polo culturale, con la presenza della biblioteca e del cinema teatro che si affacciano sulla stessa piazza Agenore Fabbri. Sono molti i cittadini che ne sentivano la mancanza: da quando non esisteva più il Moderno era il Nazionale a ospitare la stagione teatrale e le proiezioni cinematografiche, ma dall’ottobre 2019 anche questo ha chiuso la collaborazione. Il Comune ha dovuto restituire le chiavi dello spazio al Circolo Umberto I, proprietario dell’immobile. L’edificio che ospita il Cinema Teatro Nazionale, infatti, contrariamente a quanto si poteva credere, non è di proprietà del Comune di Quarrata, ma del Circolo Umberto I, che dal 1988 lo aveva concesso in comodato gratuito all’Ente comunale per lo svolgimento delle attività culturali di teatro e di cinema.

E’ stata insomma questa carenza di spazi adeguati alle manifestazioni e iniziative legate alla cultura a spingere il Comune di Quarrata a crearne uno alternativo. La scelta è caduta sul riadattamento delle sale Zampini e Vangucci e sugli spazi adiacenti, compresi quelli attualmente occupati dal Suap e dall’ufficio del Commercio. «L’idea progettuale» si legge in alcune note del Comune che spiegano le linee generali del progetto «è quella di prevedere la sala teatrale, cinematografica e per convegni dove ora sono i due volumi espositivi; di ristrutturare i locali retrostanti la piazza coperta che prospettano su via Trieste per destinare, quelli al piano terra, a spazi accessori quali camerini e servizi igienici, mentre quelli al piano primo ad un’ulteriore sala con capienza di circa 180 posti a sedere. L’ingresso al cinema teatro, da parte del pubblico, sarà da via Lenzi, nel punto in cui vi è ora l’ingresso del Suap. Qui le persone saranno accolte da un ampio foyer con biglietteria e guardaroba. Il foyer lineare rappresenta il sistema distributivo e infrastrutturale del nuovo Polo culturale, quindi una viabilità interna che collega via A. Lenzi, con via Trieste. Lungo tale elemento potranno essere allestiti spazi temporanei e polifunzionali».

La sala al piano terra avrà funzione di Civic Center, dove potranno venire organizzate diverse manifestazioni culturali, come mostre e convegni, ma anche rappresentazioni teatrali e musicali. Sia al piano terra che al primo piano saranno ovviamente ricavati tra l’altro dei nuovi servizi igienici. Non poteva mancare un’attenzione per chi ha problemi di movimento in presenza di barriere architettoniche: è prevista la realizzazione di un ascensore a servizio dei due piani sul lato che affaccia su via Trieste. I lavori dovranno interessare anche l’impianto elettrico e meccanico, che saranno realizzati completamente nuovi e indipendenti dai restanti locali, adibiti ad uffici, del Polo Tecnologico sui quali non viene previsto alcun intervento. Anche per quanto riguarda l’acustica, il disegno del nuovo cinema teatro porta dei cambiamenti importanti. E’ in programma un progetto apposito focalizzato a rendere gli spazi culturali adeguati da questo punto di vista, che determinerà mirati allestimenti nel rispetto delle normative tecniche per le specifiche destinazioni d’uso. Sotto il profilo strutturale, non saranno previsti ampliamenti della volumetria.

L’intervento ha un costo complessivo di 3.150.288,00 euro, di cui 2.973.168,00 finanziati con risorse della Comunità Europea (PNRR).

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