Istituto d’arte Quarrata

Istituto d’arte Quarrata

di David Colzi

marzo 2010

Il Lenzi è la storia di Quarrata. Grazie alla sua presenza sul territorio, la nostra comunità si è valsa il nome di città del mobile. Ma cosa c’è nel nostro futuro? Sicuramente molto dipenderà dalle aziende che continuano ad operare nel settore; ma noi crediamo che alla radice, ci deve essere la formazione, lo studio. Ecco perché siamo andati all’Istituto d’Arte Policarpo Petrocchi, nella sua sede di Quarrata, dove si formano le nuove generazioni di professionisti del settore mobiliero, scambiando quattro chiacchiere con il professor Paolo Lini, che è il coordinatore. L’incontro è servito anche per illustrare le novità che aspettano questa scuola, che presto diventerà Liceo.

Una mattina tra i banchi di scuola. L’ambiente dell’Istituto d’Arte è indubbiamente affascinante, e chi vi scrive lo sa per certo in quanto ex studente del Petrocchi: basta fare un giro per vedere ragazzi all’opera tra progetti, sculture, quadri e quant’altro; a farci da guida c’è il professor Paolo Lini, responsabile della sede. Quando gli chiediamo le origini della scuola, ci spiega che la nascita della sede quarratina, che fa capo a Pistoia, risale all’anno 1990, grazie all’interessamento dell’ex preside Turiddo Cecchetti e dell’amministrazione comunale dell’epoca con il sindaco Stefano Marini e l’assessore Marcello Bracali (padre della proff.ssa Caterina Bracali). Negli anni questo centro formativo è rimasto l’unica scuola superiore della città. Visto i tempi di crisi che corrono, una delle mie prime domande al prof. Lini è:

Quali sono le effettive possibilità che offre l’Istituto d’Arte?

<<A differenza degli altri percorsi liceali, la nostra scuola sviluppa competenze artistiche, progettuali e manuali, quindi uno studente che ha conseguito la maturità può decidere se continuare con l’università o entrare nel mondo del lavoro. Se sceglie la seconda opzione, si potrà comunque proporre con competenze che sono molto apprezzate nel comparto produttivo di Quarrata e non solo. Questo è molto importante.>> Siccome nel nome della scuola c’è anche la parola “Arte”, negli anni non sono certo mancate le collaborazioni a carattere culturale: ecco allora i nostri studenti alle prese con allestimenti scenici per il teatro nazionale, in spettacoli quali Frankenstein, Dylan Dog e Dracula. Ma il prof. Lini tira dritto pensando al futuro, e di novità ce ne sono per questo 2010, come ci dice lui: <<A partire dell’anno scolastico 2010/2011 l’Istituto d’Arte, in seguito alla riforma Gelmini, diventerà Liceo Artistico. Il nuovo percorso durerà cinque anni e, come dice il nome, fornirà agli studenti una formazione liceale per quanto riguarda le materie di base, consentendo l’accesso a tutte le facoltà universitarie.>>

Trasformarsi da Istituto a Liceo è una bella responsabilità non trova?

<<A parte qualche materia in più,>> dice il prof. Lini, <<la scuola rimarrà quella che è sempre stata, cioè un crogiolo di idee, stimoli e confronto tra docente e alunno. Molti pensano che frequentare un Istituto come il nostro sia semplice, invece ci vogliono capacità tecniche ed una continua ricerca di miglioramento, perchè una cosa è imparare a memoria una pagina di Latino o una formula matematica, altra cosa è capire come si progetta una casa, o quali sono le regole base per ideare un mobile. Basta fare un giro in uno dei tanti negozi che abbiamo qui a Quarrata per capire quando studio, disciplina e conoscenza è racchiusa nella realizzazione di un divano o di una cucina. Questo è ciò che io ed i miei colleghi insegnanti facciamo ogni giorno.>>

Le foto riportate in questo articolo, sono state gentilmente fornite dell’Istituto d’Arte.

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