Irene Gori – la voce femminile dell’opposizione

Irene Gori – la voce femminile dell’opposizione

di Daniela Gori

marzo 2023

E’ stata la candidata più votata, seconda a Marco Mazzanti, ed è arrivata prima tra le donne. Capogruppo consigliera della coalizione di centrodestra, Irene Gori, rivelazione di Fratelli d’Italia con i risultati exploit alle ultime politiche (32% di voti a Quarrata) porta in consiglio comunale la voce femminile dell’opposizione. 

Irene la politica è sempre stata una tua passione: da dove nasce questo tuo interesse?

Fin da bambina ne ho sempre respirato l’aria, ho avuto un maestro, mio padre Fiorello, che si è sempre dedicato alla politica e che ha condiviso in famiglia il suo pensiero a proposito dell’impegno per la comunità. Crescendo poi è stato soprattutto l’attaccamento al mio territorio che mi ha spinto a dedicarmi sempre più a quella che stava diventando una passione: mio padre ha sempre detto che in famiglia di politici ne basta uno, e quando lui ha preferito mettersi da parte ci siamo passati il testimone e ho deciso di metterci la faccia. Tuttavia da tempo lavoravo dietro le quinte, curando il coordinamento delle campagne elettorali, poi sono stata delegata di lista in H109, ho sostenuto Luca Benesperi a Agliana. La mia crescita intellettuale è avvenuta in anni in cui la politica ha fatto tanti cambiamenti.

Cosa ti ha portato a far parte delle fila di Fratelli d’Italia?

Ne condividevo la maggior parte degli ideali, ho stima per Giorgia Meloni, e ho trovato un ambiente partecipativo e costruttivo nel team di Alessandro Tomasi (sindaco di Pistoia ndr). Nello stesso tempo non mi sono mai tirata indietro nel dibattito e nel confronto di idee, ho sempre rivendicato comunque la mia libertà di pensiero. Adesso in consiglio comunale il mio impegno va nella direzione di onorare la fiducia che mi è stata accordata e rappresentare tutti i miei concittadini che mi hanno supportato dandomi il voto.

Il tuo lavoro di geometra ti ha dato una marcia in più nell’occuparti di certe tematiche?

Sicuramente. è un lavoro che lavorando sul territorio, porta a ragionare sulle sue trasformazioni e la mia curiosità e spirito di osservazione mi spingono continuamente a ragionare su ciò che regola i rapporti con la comunità, con le imprese, in generale con la gestione amministrativa della città.

Come concili il tuo ruolo di madre con gli impegni lavorativi e politici? 

Riconosco che non è facile. Ho una figlia adolescente, un’età che necessita ancora della presenza dei genitori. Essere capogruppo in consiglio comunale mi dà molta soddisfazione ma allo stesso tempo è impegnativo e mi prende tanto tempo. Devo dire che sono fortunata, mia figlia è una ragazza in gamba, inoltre posso contare sull’aiuto dei nonni.

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